Qual è la domanda che più di ogni altra gli alunni della IV ginnasio A temono? Πώς σε λένε; (Pos se lene?), che, tradotto per chi non fosse un esperto di neogreco, suona più o meno così: “Come ti chiami?”.
Il nostro caro “marmottino”, come tra di noi chiamiamo il mitico Panagiotis, era forse un pochino, ma proprio ino ino, ripetitivo… ma tanto, tanto simpatico e soprattutto paziente (per sopportare i nostri strafalcioni di pazienza ce ne vuole davvero molta!!!). Con lui abbiamo imparato ad amare una lingua che difficilmente viene studiata a scuola e che noi conoscevamo, e neanche da tanto tempo, solo come lingua “morta” (o per meglio dire non più parlata). E, anche se ogni tanto dobbiamo fare i conti con la confusione tra due lingue diverse, ma con vari punti in comune come sono il greco antico e il neogreco, non vediamo l’ora di riprendere lo studio di questa entusiasmante lingua (anche se questo vorrebbe dire che le vacanze sono già finite…).